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Parco archeologico di Sepino - Area archeologica di Altilia-Saepinum

Sepino

Il museo

Il nome di Sepino, centro situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del fiume Tammaro, deriva probabilmente da saepire (recintare), termine che rimanda alle attività di allevamento transumante che da secoli interessano la regione.

Area archeologica di Altilia-SaepinumArea archeologica di Altilia-Saepinum
Il nome di Sepino, centro situato ai piedi del Matese e aperto sulla valle del fiume Tammaro, deriva probabilmente da saepire (recintare), termine che rimanda alle attività di allevamento transumante che da secoli interessano la regione. La città romana di Saepinum, le cui vestigia sono visitabili in località Altilia, fu costruita non lontano dal sito del preesistente centro fortificato di epoca sannitica, che sorgeva sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”. L'antico sito fu espugnato dai Romani nel 293 a.C. durante la terza guerra sannitica e in seguito abbandonato dalla popolazione, trasferitasi più a valle. Il luogo scelto dai nuovi dominatori per la costruzione della città era già punto di incontro di due assi stradali: il percorso che in seguito sarebbe divenuto noto come tratturo Pescasseroli-Candela e quello che dal massiccio montuoso del Matese prosegue verso le colline della piana del fiume Tammaro. I magistrati incaricati della fondazione della città utilizzarono parte di questi tracciati per definirne gli assi principali: il decumano e il cardo. Nell'area è possibile visitare il Museo della Città e del Territorio (consultare la scheda del museo per orari) in consegna al Parco archeologico di Sepino.

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Tour virtuale

Si comunica che quest’Istituto s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016.

La città romana di Saepinum, le cui vestigia sono visitabili in località Altilia, fu costruita non lontano dal sito del preesistente centro fortificato di epoca sannitica, che sorgeva sulla montagna retrostante, detta di “Terravecchia”. L’antico sito fu espugnato dai Romani nel 293 a.C. durante la terza guerra sannitica e in seguito abbandonato dalla popolazione, trasferitasi più a valle. Il luogo scelto dai nuovi dominatori per la costruzione della città era già punto di incontro di due assi stradali: il percorso che in seguito sarebbe divenuto noto come tratturo Pescasseroli-Candela e quello che dal massiccio montuoso del Matese prosegue verso le colline della piana del fiume Tammaro. I magistrati incaricati della fondazione della città utilizzarono parte di questi tracciati per definirne gli assi principali: il decumano e il cardo.

Responsabile

Enrico RINALDI

Indirizzo

SP82, Località Altilia
86017 Sepino

Orari

Lunedì (08:15,19:15)|Martedì (08:15,19:15)|Mercoledì (08:15,19:15)|Giovedì (08:15,19:15)|Venerdì (08:15,19:15)|Sabato (08:15,19:15)|Domenica (08:15,19:15)

Informazioni

Mail: pa-sepino@cultura.gov.it
Tel: +39 0874.790207
Intero: 10
Ridotto: 2