Museo nazionale di Castello Pandone
Venafro
Il museo
Entrare nel castello di Venafro è come fare un viaggio nell’arte pittorica di diciassette secoli. Dai cavalli del conte Enrico affrescati a grandezza naturale nel cinquecento, alle collezioni del Museo Nazionale tra età paleocristiana ed età moderna.
L’accesso al sito prevede un biglietto d’ingresso e l’accesso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
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Si comunica che quest’Istituto s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016.
Sulla rocca che domina Venafro, prima i Sanniti e poi i Longobardi edificarono fortificazioni che in seguito furono incorporate nel castello di età angioina, caratterizzato da tre grandi torri circolari.
Nel 1443, con gli Aragonesi, il castello passò alla famiglia Pandone. Enrico Pandone riconvertì l’edificio in una residenza di rappresentanza. Tra il 1522 e il 1527 fece affrescare ogni ambiente del piano nobile con la raffigurazione dei suoi cavalli, gli stalloni delle scuderie reali, che egli stesso allevava.
La tecnica esecutiva è quella dell’intonaco a rilievo affrescato. Ogni esemplare presenta il monogramma del conte Enrico, una H circoscritta, il morso illusionistico del cavallo, appeso a un chiodo, e una didascalia contenente il nome del cavallo, la razza, l’età e i destinatari. Quest’ultimo dettaglio rivela la fitta rete di relazioni politiche del conte.
Nel salone delle feste, la più ampia sala del piano nobile, si legge la successione spazio-temporale degli affreschi delle varie epoche. Di epoca successiva al ciclo dei cavalli è la decorazione del fascione superiore: una successione di raffigurazioni tra cui paesaggi, scene di caccia, momenti di vita cittadina con scorci urbani e paesaggi esotici che riflettono l’eco delle recenti scoperte geografiche. Al centro di ciascun lato del fregio, sono gli stemmi nobiliari dei di Capua e di famiglie a loro imparentate.
Al secondo piano, il percorso di visita prosegue con l’esposizione di affreschi, sculture, tele, disegni e stampe, in un itinerario che documenta la cronologia – dal Medioevo al Barocco – e i diversi orientamenti culturali di committenti e artisti in Molise. Il percorso è concepito come una linea del tempo che partendo dalle testimonianze pittoriche provenienti da Santa Maria delle Monache di Isernia, risalenti al VII secolo, giunge all’inizio del XX secolo con le xilografie, le fotografie e gli acquerelli raffiguranti il territorio molisano della Collezione Musa.
Tra queste opere potrete ammirare il polittico di alabastro proveniente dalla Chiesa dell’Annunziata di Venafro.
Il Museo ospita anche opere provenienti dai depositi dei Musei di Capodimonte e San Martino a Napoli, della Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma e del Palazzo Reale di Caserta.
Dal terrazzo del castello si può infine ammirare la piana di Venafro, dove si possono scoprire le tracce di duemila anni di uso del territorio.
Responsabile
PIERANGELO IZZO
Indirizzo
via Colle
86079 Venafro
Orari
Martedì (08:15,19:00)|Mercoledì (08:15,19:00)|Giovedì (08:15,19:00)|Venerdì (08:15,19:00)|Sabato (08:15,19:00)|Domenica (08:15,19:00)
Informazioni
Mail: drm-mol@cultura.gov.it
Tel: +39 0865 904698
Chiusura: Lunedì
Intero: 6
Ridotto: 2